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PERCHE' NON SI ARRIVA A FINE MESE? STILI DI VITA TROPPO ESOSI FORSE?
Le notizie si sa, seguono anch’esse una moda, e mi sembra che il tormentone degli ultimi tempi sia quello del “non si arriva a fine mese”. Pare che il nostro bel Paese, famoso in tutto il mondo per i suoi abitanti elegantissimi e curatissimi, per i livelli altissimi raggiunti nel campo della moda, delle automobili, del design e della cucina sia popolato da morti di fame che non arrivano a fine mese nonostante entrino più di uno stipendio in una famiglia media. Strano come ormai sia diventata una bruttissima abitudine quella di riempirsi la bocca di ciò che si sente in TV, alla radio o si legge sui giornali senza farla passare prima per quel filtro meraviglioso che è il nostro cervello, che per qualche strano motivo stiamo scegliendo di usare sempre meno. Tutti si lamentano del fatto che i nostri stipendi non arrivano più a coprire le nostre spese indispensabili…eppure basta dare un’occhiata in giro per vedere che il 90% delle persone è ben vestita, accessoriata e griffata, che il 90% delle automobili sono fiammanti e di grossa cilindrata, che ristoranti e pub sono sempre pieni, che le agenzie di viaggio lavorano bene: nelle feste comandate – Natale e Capodanno, Settimana Bianca, Pasqua, Primo Maggio, Estate, Ferragosto – si assiste a piccoli e grandi esodi , ed è risaputo che viaggiare costa molto. Se quello che si dice non corrisponde a quello che si vede, deve esserci qualcosa che non va: vale la pena fare una piccola analisi e neanche tanto approfondita.
Innanzitutto non sono chiari i motivi per i quali non si arriva a fine mese: colpa dell’Euro che ci ha messo in ginocchio? dell’ultimo governo che ha supertassato i cittadini? del petrolio? di vari altri capri espiatori? Ma chi spende il nostro denaro siamo noi o gli altri? Sono finiti i tempi in cui una famiglia di quattro e anche cinque persone viveva dignitosamente con uno stipendio solo: la cosa adesso sarebbe a dir poco impensabile. Si viveva in modo parco, senza sprechi, con consumi oculati, eppure non mancava gran che per vivere bene.
Prendiamo una famiglia media di oggi composta da quattro persone in cui entrano due stipendi (quello della donna sicuramente inferiore a quello dell’uomo). Le spese alimentari sono sicuramente eccessive al vero fabbisogno e comprendenti cose di cui potremmo benissimo fare a meno come bibite gassate, merendine industriali, dolciumi e tanti altri prodotti. Sarebbe curioso conoscere la quantità di cibo che si butta via in una famiglia perché scaduto o andato a male. Queste sono spese eccessive e sprechi, soldi letteralmente buttati. E non a caso siamo tutti sovrappeso e si sta diffondendo sempre di più il problema dell’obesità. C’è troppo cibo in giro, dappertutto, in questo occidente iper alimentato, mentre c’è un sud del mondo in cui si muore di fame, e non per modo di dire. Passiamo ai prodotti per la pulizia della casa e della persona: anche questi sono troppi e inutili, oltre ad essere nocivi. Non vedo quale differenza possa esserci tra un detergente per pavimenti, uno per stoviglie ed uno per superfici lavabili, eppure i nostri ripostigli sono pieni di flaconi di detergenti per ogni oggetto o superficie. I detergenti per il nostro corpo anch’essi sono diventati un’esagerazione: quanti flaconi di bagnoschiuma, docciagel, bagno-shampoo e quant’altro teniamo per la nostra doccia? In media quattro, quando ne basterebbe uno.
Sempre la stessa famiglia possiede almeno due automobili: due assicurazioni quindi, due bolli, due finanziamenti, doppio consumo di carburante e così via. Alle bollette del telefono fisso si aggiungono poi le spese relative ai telefoni cellulari, anche qui almeno due: si pagano ogni mese quindi almeno tre bollette telefoniche contro una. Per quanto riguarda le altre bollette, cosa si può dire? Sicuramente consumiamo più energia elettrica, più gas per riscaldarci e più acqua di quanto ci servirebbe. E questo perché siamo distratti e non ci accorgiamo che sprechiamo questi beni in via di esaurimento. Poi abbiamo le varie pay tv: per il calcio, per i film, per i canali esteri e così via. Poi il guardaroba, sempre più griffato e ricercato, da cambiare ed ampliare di frequente. E ancora la palestra, la scuola di danza, la piscina e altro ancora. Il tempo libero sempre più trascorso in centri commerciali dove cosa si fa? Si compra, ovviamente! E poi ancora i ristoranti, il divertimento, le vacanze e i viaggi…..come possiamo stupirci del fatto che non si arriva a fine mese? Perché incolpare gli altri delle nostre scelte ed azioni?
Parlavo di recente con mio padre, classe 1934, che mi raccontava come il primo televisore che acquistò aveva un prezzo pari a quattro suoi stipendi…il costo della vita a quei tempi era molto più alto di adesso, contrariamente a quanto crediamo…non sarebbe il caso di iniziare a pensare alle nostre scelte e ad entrare in un’ottica diversa di non spreco e di acquisto di ciò che veramente ci è necessario e non superfluo? Ne gioveranno sicuramente il nostro portafogli e il mondo intero, senza pensare al colpo di grazia che daremmo finalmente a questo disgustoso e sfrenato sistema consumistico.
Anna Zilli
Ecologia
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