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LETTERA APERTA AI SINDACI DEI COMUNI DEI CASTELLI ROMANI: INCENERITORE E DISCARICA DI ALBANO: E' TEMPO DI AGIRE
Inceneritore e discarica di Albano: è tempo di agire.
Lettera aperta ai sindaci dei Comuni dell’area dei Castelli Romani.
In vista della prossima Conferenza dei sindaci dei Castelli Romani, fissata per il 9 gennaio, faccio seguito alla lettera aperta che avevo inviato lo scorso 25 novembre a Nicola Marini e Luca Andreassi, estendendola stavolta a tutt* coloro che hanno responsabilità nell’amministrazione dei Comuni castellani. Da semplice cittadino, che non milita in nessuna formazione politica né fa attività nei comitati contro l’inceneritore, sento di farmi portavoce di preoccupazioni e richieste che tutt* noi sappiamo essere largamente condivise tra la popolazione del nostro territorio. Io spero che la conferenza non si risolva in decisioni di carattere interlocutorio o prese in ordine sparso, bensì forti, di grande impatto politico e simbolico, e unitarie.
Il momento è delicato: ritornano le pressioni da parte di grandi potentati, economici e di partito (nonché dello stesso governo centrale, con la recente decisione del ministro Clini di andare avanti nella politica ‘emergenzialista’), perché si favorisca un approccio deleterio al problema dello smaltimento dei rifiuti in Italia, fatto di discariche e inceneritori gabellati per impianti di produzione d’energia (magari ‘verde’). Sapete assai meglio di me quanto il momento richieda massima chiarezza nei confronti di popolazioni preoccupate per quello che potrebbe avvenire se, alla discarica di Albano, si aggiungesse l’ecomostro dell’inceneritore. Chiedo quindi a tutt* voi (e sono assolutamente fiducioso che questo avvenga) decisioni in tal senso e mi permetto, nel merito, di richiamare l’attenzione su quattro questioni che, da quanto apprendo dai mezzi d’informazione, mi sembrano centrali.
1) I due ricorsi alla Corte Europea. Ritorno qui su un punto che avevo sollevato nella lettera aperta al sindaco Marini. Non posseggo le necessarie competenze di ambito giuridico né le necessarie conoscenze in merito, ma anche nell’ipotesi che tali ricorsi abbiano poche probabilità di essere accolti è, a mio avviso, necessario che ad essi aderiscano tutti i Comuni dell’area interessata. Non è solo una questione di carattere legale, bensì, come prima dicevo, politica e simbolica: da questo punto di vista, sarebbe un grave errore lasciare soli i comitati contro l’inceneritore in questa battaglia, una decisione che risulterebbe incomprensibile per tanta parte della popolazione castellana e che rischierebbe di lanciare all’esterno un messaggio sbagliato e contraddittorio;
2) La questione della cosiddetta ‘caratterizzazione’ idrogeologica dell’area di Roncigliano. Apprezzo molto la decisione comune (presa nella precedente Conferenza) di procedere a una caratterizzazione di tutta la zona all’esterno della discarica, che permetta di monitorare le condizioni della falda acquifera a monte e a valle: un elemento già presente nella risposta alla mia lettera aperta che il sindaco Marini e l’assessore Andreassi hanno voluto render pubblica su fb. Al tempo stesso, chiedo di rivalutare attentamente la questione, anche in considerazione di richieste in tal senso avanzate da parte di esponenti di partiti e movimenti politici castellani. Se pure non si decidesse di procedere (con decisione condivisa da tutti i Comuni dell’area) ad una caratterizzazione anche interna di Roncigliano, è necessario che lo faccia l’ente preposto (la Regione? Il CNR? Chi altri?) e che in tal senso venga sollecitato dalla Conferenza dei sindaci; in ogni caso, occorre stabilire tempi rapidi e modalità certe perché con la massima energia si possa procedere ad acquisire dati affidabili sull’inquinamento della zona e (cito dalla risposta Marini/Andreassi) ‘ricorrere al giudice nazionale civile evidenziando come l’area in oggetto non consenta un ulteriore aggravio con questo tipo di insediamento industriale’;
3) Accesso ai dati della convenzione tra il Gestore dei Servizi Energetici e il consorzio COEMA (Cerroni, Ama, Acea). Sul problema è nata una polemica che lascia interdetta l’opinione pubblica. Non ha alcun rilievo sapere i motivi per cui non sia stato ancora possibile accedere alla documentazione e dovrebbero immediatamente cessare le illazioni al riguardo: in merito, esprimo totale fiducia nell’operato dell’amministrazione di Albano. Resta il fatto che tale documentazione ha, ai miei occhi, rilevanti aspetti di interesse pubblico, al di là della possibilità, ventilata dal comitato NoInc, di potersene valere nell’ambito di un eventuale ricorso in sede legale. Come cittadino, rimango sconcertato di fronte ad una autorizzazione di accesso ai dati che viene prima concessa e poi negata dal GSE. Non si può fare a meno di sospettare: e si deve far rispettare un elementare obbligo di trasparenza (stiamo parlando di una convenzione stipulata da un ente pubblico, con importanti ricadute sugli equilibri ambientali di un vasto territorio...). Chiedo dunque ai Sindaci dell’area castellana di farsi portavoce di una nuova richiesta collettiva di accesso ai dati. Una decisione simile contribuirebbe anche a svelenire il clima che si è creato nei rapporti tra istituzioni e comitati contro l’inceneritore;
4) Ultima ma non ultima: la questione della raccolta differenziata. È assolutamente necessario accelerare, nei prossimi mesi, il processo che ha già portato alcuni comuni della zona a dotarsi di strutture e stipulare convenzioni per avviare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Riprendo qui un altro passaggio della risposta Marini/Andreassi: ‘lavorare al superamento della logica delle discariche’. Il punto è estremamente importante, anche per far sì che l’area dei Castelli Romani si presenti come ‘virtuosa’ di fronte all’opinione pubblica e agli organi di governo regionale e centrale. Anche su questo versante, mi attendo che dalla Conferenza esca ancora più chiaro il messaggio di un forte impegno, sostanziato di atti concreti e di decisioni condivise.
Le mie non sono che riflessioni di un cittadino, ma spero, qualunque siano i risultati della Conferenza, che si prosegua con energia la campagna contro interessi economici che vorrebbero sconvolgere il nostro territorio; che ci sia chiarezza nelle scelte che saranno effettuate (anche, oso sperare, sui punti che ho sollevato) e soprattutto unità di intenti tra le diverse realtà che amministrano questo territorio. Ho assoluta fiducia che così sarà e, con grande e interessata sincerità, auguro a tutt* buon lavoro.
Alfredo M. Morelli
Ecologia
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