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IL 21 AGOSTO L'EARTH OVERSHOOT DAY DI QUEST'ANNO
Quest’anno l’Earth Overshoot Day è caduto il 21 di agosto secondo i calcoli del Global Footprint Network, un’associazione di ricerca che misura quante risorse naturali abbiamo, quante ne usiamo, e chi le usa. Due anni fa era stato calcolato per il 23 settembre. Non è un dato confortante. In pratica l’umanità ha già consumato tutte le risorse che il Pianeta è in grado di produrre in un anno. Attualmente, noi umani consumiamo risorse oltre il 30% della possibilità che le stesse hanno di rigenerarsi. Proprio come ogni azienda, il nostro Pianeta ha un bilancio annuale secondo il quale produce un certo quantitativo di risorse ed è in grado di assorbire un certo quantitativo di rifiuti. Il problema è che la richiesta di risorse e servizi da parte dell'umanità eccede le capacità della Terra.
Fin dal 1980, l'umanità è nella condizione di sovraconsumo (Overshoot), poiché usa le risorse naturali più velocemente di quanto possano essere rigenerate e immette carbonio nell'atmosfera più velocemente di quanto possa essere riassorbito. Secondo il Global Footprint Network stiamo impiegando a livello globale la capacità biologica di 1,4 pianeti, ma, ovviamente, ne abbiamo solo uno a disposizione. Il risultato è che le nostre riserve – come gli alberi e i pesci – continuano ad assottigliarsi e i nostri rifiuti – in primis l'anidride carbonica – continuano ad accumularsi.
In un paese densamente popolato come l'Italia l'impronta ecologica dovrebbe far capire quanto è importante rilanciare un’agricoltura a basso impatto grazie alle filiere corte e ai metodi biologici e quanto sia urgente incentivare il risparmio energetico, il riciclaggio dei rifiuti e l'uso delle energie rinnovabili per far diminuire la dipendenza dall'energia fossile inquinante e in via di esaurimento. Tutte iniziative che si tradurrebbero in enormi risparmi per le famiglie italiane. Ogni anno, il Global Footprint Network calcola l'Impronta Ecologica dell'umanità (ovvero la sua necessità di campi, pascoli, foreste, aree di pesca e spazio per infrastrutture), e la confronta con la biocapacità globale (ovvero la capacità degli ecosistemi appena citati di produrre risorse e assorbire rifiuti).
L'Impronta Ecologica può quindi essere utilizzata per determinare la data esatta in cui la comunità globale inizia a vivere oltre i mezzi che il pianeta produce ogni anno. “Da adesso fino alla fine dell'anno noi attingeremo dalle nostre riserve ecologiche, chiedendo un prestito al futuro” dice il Mathis Wackernagel, Direttore Esecutivo del Global Footprint Network. “Questo può andare avanti per un breve periodo, ma fondamentalmente tutto ciò porta ad un accumulo di rifiuti e all'esaurimento delle reali risorse da cui dipende l'economia umana”. Il sovraccarico ecologico è alla radice di molti dei più urgenti problemi ambientali che dobbiamo fronteggiare oggi: il cambiamento climatico, la diminuzione di biodiversità, la riduzione delle foreste, il collasso della pesca e l'attuale crisi alimentare globale.
L' Earth Overshoot Day ogni anno arriva sempre più presto a causa della crescita dei consumi umani. Il Primo Earth Overshoot Day fu il 31 dicembre 1986. Dieci anni più tardi, a causa di un consumo annuale maggiore del 15% rispetto alla capacità di produzione del pianeta, L' Earth Overshoot Day cadeva in novembre. Nel 2008, a più di due decenni dal primo Overshoot la fatidica giornata cadeva il 23 settembre e il nostro livello di sovraconsumo era maggiore del 40% di quanto la Terra riesce a produrre annualmente. Il Global Footprint Network e i suoi partners internazionali sono concentrati sulla soluzione di questo problema, lavorando con i leader dei governi e delle aziende affinché nei processi decisionali tengano nella massima considerazione i limiti ecologici.
I cittadini possono determinare la loro impronta ecologica e imparare come ridurla consultando il sito web www.footprintnetwork.org. Essi potrebbero avere un impatto molto maggiore se cercassero di spingere i governi e i leader a creare comunità a basso impatto grazie ad una intelligente pianificazione delle infrastrutture e alle migliori tecnologie verdi a disposizione. Grazie ad un forte impegno internazionale per scongiurare queste dinamiche, l'Earth Overshoot Day potrebbe diventare storia e non più una notizia.
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