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I TESORI DEL PARCO: L'USIGNOLO
L’usignolo (Luscinia megarhyncha m. Brehm), un piccolo uccello grande appena 16 cm, deve la sua notorietà alle sue soavi proprietà canore. Tutti infatti conosciamo di fama l'usignolo, ma forse non tutti hanno avuto la fortuna di sentirlo cantare nelle tiepide notti di maggio. Il suo canto è forte, musicalmente ricco, e le note sono ripetute più volte con un inizio lento che si alza in un crescendo che potremmo definire allegro andante con brio. Nel periodo degli amori il maschio canta giorno e notte dal folto della vegetazione ma è di notte, quando anche nei giardini e nei parchi regna il silenzio che la voce dell'usignolo incanta anche la persona più distratta.
Questo piccolo volatile è presente e comune in tutta Italia da Aprile a Settembre, quando riparte per svernare nell'Africa tropicale dopo aver attraversato il Mediterraneo e il deserto del Sahara. Frequenta boschi, siepi, argini fluviali cespugliati, giardini e parchi purché con vegetazione folta dove ama stare nascosto e solitario e dove vicino al terreno costruisce il suo nido. La sua livrea non è appariscente, dorso e ali sono di un bruno caldo, mentre le parti inferiori sono più chiare, e la coda di un bel rosso mattone. Il tutto si mimetizza bene con il sottobosco e i cespuglieti nei quali vive e caccia gli insetti di cui si nutre.
L'usignolo non ha bisogno di apparire e di farsi vedere, basta il suo canto a colpire anche le orecchie più distratte. Per imparare a conoscere e riconoscere il suo canto potete fare una ricerca su Internet: si trovano numerosissimi siti con file audio contenenti i versi degli uccelli.
Parco dei Castelli
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